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27.09.2019

La Camera respinge la procedura di impeachment a carico del Presidente Zeman

La Corte Costituzionale non si occuperà della messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica, Miloš Zeman. La proposta non ha ottenuto i voti necessari alla Camera dei Deputati.

A difendere le ragioni della messa in stato d'accusa è intervenuto alla Camera il senatore Václav Láska. Secondo Láska, il comune denominatore degli otto capi d'accusa formulati dai senatori, è il tentativo anticostituzionale portato avanti dal presidente Zeman di trasformare la Repubblica parlamentare in presidenziale. «La Corte Costituzionale dovrebbe fissare, sulla base della messa in stato d'accusa, dei paletti per l'esercizio della funzione presidenziale», ha sottolineato il senatore. Le tesi della messa in stato d'accusa sono state rigettate da un ampio numero di deputati. «L'intervento del senatore Láska sprizza odio per il Presidente», ha reagito il capogruppo del movimento ANO 2011, Jaroslav Faltýnek. Il dibattito si è poi protratto fino a sera.

La proposta del Senato non ha raccolto i 120 voti necessari per essere depositata alla Corte Costituzionale. Per la messa in stato d'accusa, hanno votato soltanto 58 deputati provenienti soprattutto dalle file dei partiti di centrodestra e dei Pirati. Si sono astenuti o hanno votato contro i deputati del movimento ANO 2011, i socialdemocratici, i comunisti e i rappresentanti del movimento SPD.

Fonte: www.ceskenoviny.cz

Fonte fotografia: psp.cz

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