Le maggiori associazioni imprenditoriali della Repubblica Ceca hanno siglato una lettera destinata al Ministero del Lavoro, nella quale chiedono il rinvio dell'implementazione della direttiva comunitaria sulla trasparenza retributiva.
Le tre principali associazione datoriali chiedono che gli effetti della direttiva, che dovrebbe entrare in vigore nel 2026, slittino di almeno due anni. Le organizzazioni chiedono anche al governo ceco che si opponga a livello comunitario all'introduzione del diritto alla disconnessione dei lavoratori. “I datori di lavoro in Repubblica Ceca hanno bisogno di un periodo di transizione più lungo per adattarsi” ha indicato il vicepresidente dell'Unione dell'Industria e del Trasporto Bohdan Wojnar.
Le associazioni degli imprenditori temono anche che le nuove norme comunitarie limitino la flessibilità del mercato del lavoro. La direttiva sulla trasparenza retributiva dovrebbe garantire un maggiore accesso dei dipendenti alle informazioni sulle politiche di remunerazione all'interno dell'azienda. Diventerà ad esempio obbligatoria la pubblicazione dell'offerta salariale nelle comunicazioni sulle posizioni vacanti o prima del colloquio di lavoro. Le aziende con almeno 250 dipendenti saranno sottoposte a maggiori controlli per quanto riguarda le disparità salariali tra uomini e donne.
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