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17.01.2020

Manodopera estera sempre più necessaria all’economia ceca

L'economia ceca vede una presenza sempre più numerosa di occupati provenienti dall'estero, a indicarlo è l'Ufficio di Statistica Ceco.

I dati diffusi dal Ministero dell'Interno e dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali riportano che a fine 2018 erano occupate 659.000 persone straniere, corrispondenti al 12,4 percento degli occupati totali. Secondo le prime stime, la percentuale è salita durante lo scorso anno fino al 13 percento. Oltre l'80 percento degli occupati stranieri sono lavoratori dipendenti, gli altri invece sono lavoratori autonomi. Si mantiene stabile la posizione delle nazionalità più rappresentate: gli slovacchi al primo posto, seguiti da ucraini e vietnamiti. «Grazie a ostacoli amministrativi meno rilevanti, gli occupati provenienti dai paesi dell'Est, membri dell'Unione Europea, stanno rimpiazzando gli occupati di paesi terzi, con l'eccezione dell'Ucraina» ha sottolineato l'esperto per le migrazioni internazionali dell'Ufficio di Statistica, Jarmila Marešová.

In generale, dunque, il numero di occupati esteri è in forte aumento negli ultimi anni. La maggior parte, circa il 64 percento, svolge mansioni operaie, poco qualificate o artigiane. Solo poco più di 100.000 occupati esteri ha un lavoro specializzato o fortemente specializzato. A questo corrispondono solitamente salari medi inferiori rispetto a quelli degli occupati cechi. Due importanti gruppi fanno eccezione: gli slovacchi e i romeni, tra cui c'è una forte incidenza di occupati nel settore IT, con stipendi medi superiori agli occupati cechi.

Fonte: www.czso.cz

Fonte fotografia: Pixabay

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