Per le imprese, che sono grandi o medi consumatori, il prossimo anno dovrebbero aumentare i prezzi dell’energia elettrica. Lo ha comunicato l’Autorità per l’Energia.
La parte regolata, che rappresenta circa il quaranta percento del costo finale, crescerà il prossimo anno del 6,5 percento per i prelievi dell’energia ad alta tensione e dell’11,5 percento per i prelievi ad altissima tensione. Ad entrambi i tipi di prelievo fanno ricorso soprattutto le imprese industriali. La parte regolata crescerà per via dell’aumento dei contributi a sostegno delle fonti rinnovabili. “Oltre la metà del contributo totale, circa 27 miliardi di corone, viene pagato dal bilancio statale, il resto viene versato direttamente dai clienti” ha precisato l’Autorità. Secondo il Ministero dell’Industria e del Commercio l’aumento dei costi per le imprese non dovrebbe superare il tasso d’inflazione, vale a dire il tre percento.
La parte regolata per i prelievi a bassa tensione, di cui usufruiscono le famiglie, invece diminuirà il prossimo anno dell’1,7 percento. L’andamento del costo finale tuttavia dipende fortemente dal tipo di contratto e dalle condizioni contrattuali. “L’ultimo calo in termini assoluti della parte regolata per le famiglie risale a novembre del 2014” ha comunicato l’Autorità.
Fonte: eru.cz
Fonte fotografia: Pixabay
