In vista delle elezioni, la pubblica amministrazione ceca sta cercando di assegnare quanti più appalti pubblici possibili. Lo si evince dal rapporto di CEEC Research.
Nei primi sette mesi dell’anno le stazioni appaltanti pubbliche hanno concluso e assegnato circa 16 mila appalti per un valore di 182 miliardi di corone. Il volume degli appalti assegnati è raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2016. In calo, invece, il numero degli appalti indetti, che è sceso a 4500 per un valore complessivo di 172 miliardi di corone.
«Nei primi sette mesi dell’anno abbiamo assistito a un forte incremento degli investimenti pubblici – nota il direttore di CEEC Research Jiří Vacek». L’andamento è influenzato dalla spinta a favore degli investimenti del governo e dalle elezioni politiche di quest’anno. Il rialzo degli investimenti ha un impatto positivo nell’edilizia, che segna una sensibile ripresa. Ma proprio le imprese edili lamentano alcuni aspetti negativi degli appalti pubblici, quali la prevalenza del prezzo più basso nella scelta del fornitore e l’andamento troppo aleatorio del settore.
Fonte: www.ceec.eu
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