La Corte Costituzionale ha mantenuto in vigore la riforma delle pensioni, che prevede un rialzo dell'età pensionabile.
Si sono rivolti alla Corte Costituzionale i deputati dell'opposizione. Secondo la loro opinione la maggioranza ha abusato del proprio potere, quando ha imposto una riduzione del dibattito parlamentare sulla riforma. Le opposizioni avevano all'epoca attuato manovre di ostruzionismo. Secondo la Corte Costituzionale le imposizioni non sono state così forti da violare i diritti garantiti dalla costituzione. “La maggioranza ha il diritto a governare e la minoranza deve avere la reale possibilità di esprimersi, e questo è accaduto” ha indicato la Corte Costituzionale.
La riforma delle pensioni prevede un rialzo progressivo dell'età pensionabile fino a 67 anni per i nati dall'anno 1989. Altre misure hanno poi riguardato ad esempio i regimi speciali per i lavori usuranti o le pensioni anticipate.
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