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05.02.2021

Cambia l‘imposizione dell‘IVA sui canoni d‘affitto

A partire dal primo gennaio sono cambiate le norme che permettono di applicare l‘IVA ai canoni d‘affitto. Lo nota lo studio Rödl & Partner, socio Camic.

I ricavi dall‘affitto sono in generale esenti dall‘imposta sul valore aggiunto. In alcuni casi la legge però permette di applicare in maniera volontaria l‘IVA sul reddito da affitti. Si tratta del caso in cui sia il conduttore che l‘inquilino siano pagatori d’IVA e gli spazi vengano affittati per l‘attività economica dell‘inquilino.

Dal primo gennaio si è aggiunta una nuova condizione: gli spazi affittati non devono essere di tipologia residenziale. Sono pertanto esclusi dalla possibilità di applicazione dell‘IVA gli spazi in case familiari, unità residenziali o unità polifunzionali con almeno il 60% di superficie adibita a residenza. Per determinare la tipologia fa fede l‘iscrizione nel catasto. „Se quindi l‘immobile viene utilizzato per finalità diverse da quelle indicate nel catasto, per il provvedimento fiscale fa fede comunque l‘iscrizione nel catasto“ notano le autrici Klára Sauerová e Johana Cvrčková.

La possibilità di applicare l‘IVA ai canoni d‘affitto era un‘opzione a cui le aziende ricorrevano spesso. „Ai conduttori infatti apriva la porta alla detrazione dell‘IVA dagli acquisti, che venivano effettuati in rapporto all‘immobile affittato“ indicano le autrici.

 

Fonte: www.roedl.net

Fonte fotografia: Pixabay

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