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13.10.2015

Governo approva la nuova Legge sugli Appalti Pubblici

Una volta all'anno. È questo il ritmo con cui viene cambiata nell'ultimo periodo la Legge sugli Appalti Pubblici, che riguarda circa seicento miliardi di commesse che ogni anno vengono affidate dalla Pubblica Amministrazione al settore privato.

 

Fine del prezzo come criterio unico?

 

L'ultima modifica al testo che regola l'assegnazione degli appalti da parte della Pubblica Amministrazione ceca era infatti entrata in vigore il 6 marzo 2015. Il 5 ottobre invece il Governo della Repubblica Ceca ha approvato un testo del tutto nuovo, dando via così all'iter parlamentare che dovrebbe concludersi entro aprile 2016.

 

Come spiegato dalla titolare del Ministero dello Sviluppo Locale, che ha competenza in materia, il dicastero ha optato per la creazione di una nuova legge. “Non si tratta di una modifica ma di una Legge del tutto nuova, che recepisce tre direttive europee sul tema – riferisce il ministro Karla Slechtova – Il nuovo testo è più trasparente e alle stazioni appaltanti viene data più responsabilità e più opportunità”.

 

Il nuovo testo apporta importanti modifiche in praticamente tutti i passaggi chiave di una commessa pubblica. Innanzitutto viene cambiato l'iter di valutazione delle offerte. Nuovamente viene introdotto un nuovo parametro economico, per cui può essere chiesto alle imprese in competizione di avere un giro d'affari almeno doppio rispetto al valore stimato della commessa pubblica. Inoltre, vengono rafforzati i parametri qualitativi di valutazione. La commissione di valutazione potrà chiedere alle ditte partecipanti di presentare le proprie referenze, di presentare la qualificazione e l'esperienza del personale. La commissione potrà infatti escludere dalla competizione imprese con gravi mancanze professionali.

 

Nell'iter di valutazione, il Ministero dello Sviluppo Locale ha cercato di porre freno alla gara d'appalto con l'unico criterio di valutazione del prezzo. Queste gare sono state fortemente criticate dalle imprese, soprattutto nel settore dell'edilizia, in quanto sarebbero foriere di una competizione a prezzi dopati e sotto gli effettivi costi di realizzazione. “Nella nuova Legge, il prezzo dovrebbe essere sostituito dalla categoria più ampia dell'efficienza economica” ha sottolineato il sottosegretario agli investimenti pubblici Jan Blecha.

 

Tuttavia, la Legge su questo punto non sembra convincere gli esperti della Camera di Commercio della Repubblica Ceca, la principale associazione imprenditoriale del Paese. “Secondo la Camera di Commercio, bisogna valutare in una gara d'appalto anche la qualità del materiale usato, la resistenza all'usura e allo sforzo e i costi di gestione – scrivono gli esperti dell'associazione – La modifica di Legge permetterà di usare anche altri criteri di valutazione che il solo prezzo. Ma in pratica si continuerà a fare la gara sul prezzo senza una ricaduta reale. Per le stazioni appaltanti, infatti, indire una gara con l'unico criterio del prezzo è la cosa più facile e la legge non lo impedisce”.

 

Lavori extra più facili

 

Un altro aspetto molto seguito è la disciplina dei cosiddetti lavori oltre il quadro del contratto. Con la nuova legge sarà possibile approvare lavori non prevedibili. Nella precedente legislazione i lavori extra dovevano essere oggettivamente necessari. Le soglie del valore massimo dei lavori extra resta al 30% per le commesse non-edilizie e al 50% per le commesse edilizie. La disciplina dei lavori extra viene però contestata dalle imprese. “Siamo convinti che nella fornitura di beni e servizi non edilizi sia possibile scrivere un bando in maniera tale da non dover ricorrere a lavori extra – dicono gli esperti della Camera di Commercio – Altrimenti i concorrenti potranno sottostimare il prezzo iniziale contando su un futuro aumento perfino della metà del prezzo base. Questo è inaccettabile soprattutto in combinazione con gare d'appalto in cui il prezzo è l’unico criterio di valutazione”.

 

Oltre a ciò, la nuova Legge apporta alcune semplificazioni in materia di grandi appalti, oppure di appalti con un solo concorrente, che non dovranno essere più cancellati. Vengono precisate anche le competenze dell'Antitrust, a cui resterà il ruolo di organo di ricorso per gli appalti finanziati dai Fondi europei. L'Antitrust sarà inoltre l'organo di ricorso per gli appalti sotto i minimi di Legge. Questi ultimi rimangono invariati a due milioni di corone per le forniture non edilizie e a sei milioni per quelle edilizie.

 

Fonte fotografia: Archiv Vlady CR

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