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23.06.2022

La priorità della Repubblica Ceca è la sicurezza e l’indipendenza energetica

Una delle priorità della Repubblica Ceca è garantire la sicurezza energetica e l’indipendenza dalle forniture energetiche dalla Russia. Lo si evince dall’incontro con il viceministro dell’Industria e del Commercio con delega per l’Energia René Neděla organizzato martedì 21 giugno dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca. L’evento è stato aperto dai saluti del presidente della camera Danilo Manghi e del presidente del gruppo interparlamentare d’amicizia con l’Italia Vojtěch Munzar.

In rappresentanza dell’Ambasciata d’ Italia a Praga ha partecipato la Dott.ssa Antonella Fontana, Deputy Head of Mission.

“Non c’è altra soluzione che ridurre la dipendenza dalla Russia” ha dichiarato il viceministro Neděla al riguardo dell’attuale situazione, in cui Gazprom sta riducendo fortemente le forniture verso l’Europa. L’attuale governo si sta impegnando affinché la Repubblica Ceca sia sempre meno dipendente dalle forniture dalla Russia nei prossimi anni. Si tratta in primo luogo del petrolio, in quanto la metà delle importazioni arriva dalla Russia, e del gas russo, da cui la Repubblica Ceca dipende quasi completamente.

Nel caso del petrolio la Repubblica Ceca punta sul potenziamento dell’oleodotto TAL, che parte da Trieste. Grazie al progetto TAL plus, i volumi di transito aumenterebbero a 48 milioni di tonnellate di petrolio. Il potenziamento richiede il consenso dei sette azionisti di TAL, con cui la parte ceca è in trattativa. Nel caso del gas, l’approccio ceco segue la strategia dell’Unione Europea puntando sulla diversificazione dei fornitori, sul collegamento con i rigassificatori all’estero e sul risparmio energetico. La Repubblica Ceca sostiene i colloqui comunitari con eventuali fornitori del gas liquefatto, tra cui il Qatar, l’Oman e altri paesi. “L’Unione Europea dovrebbe agire in maniera simile a quanto fatto con i vaccini contro il Covid-19,” ha indicato Neděla. Secondo il sottosegretario, le riserve di gas, che stanno accumulando le imprese del settore energetico, dovrebbero bastare per coprire il prossimo inverno anche con riduzioni significative delle forniture dalla Russia.

Un altro tema scottante sono i prezzi dell’energia. Secondo il sottosegretario, il governo ha deciso di farsi carico tramite la finanza generale degli oneri di sistema relativi alle fonte rinnovabili. Questi costi quindi non dovrebbero più apparire nelle fatture delle imprese e delle famiglie. La misura sarà valida da ottobre a dicembre. “E proponiamo oneri zero per le rinnovabili anche per il prossimo anno” ha indicato Neděla. Il Ministero dell’Industria e del Commercio ha inoltre preparato un programma di sostegno basato sul temporary framework dell’UE. La misura deve però ottenere il via libera dalla Commissione Europea. Le imprese, inoltre, possono ricorrere ai programmi di sostegno per il risparmio energetico o l’installazione delle fonti fotovoltaiche. Nella preparazione dei programmi di sostegno e compensazione il governo deve tuttavia tenere conto dello stato delle finanze pubbliche, ha aggiunto il viceministro.

Sul lungo periodo la Repubblica Ceca deve far fronte a un cambiamento rilevante del suo mix energetico. La quota del carbone nella produzione dell’energia elettrica e del calore dovrebbe calare progressivamente. Nei prossimi anni è previsto che aumenti il peso delle rinnovabili e del nucleare. Le previsioni indicano che nei prossimi anni la Repubblica Ceca potrebbe diventare da esportatore dell’energia elettrica a un paese che invece deve importare questa comodity.

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