La Banca Centrale Ceca ha deciso di mettere nuovi limiti reddituali per l’accesso ai mutui abitativi. La decisione, attesa dalla maggior parte degli analisti, è arrivata martedì 12 giugno. Vengono mantenute le regole già in vigore, per cui il mutuo non dovrebbe coprire più dell’80% del valore dell’immobile acquistato.
Secondo il nuovo Rapporto sulla stabilità finanziaria i rischi collegati all’espansione dei mutui a scopo abitativo stanno continuando a crescere. I mutui per la casa rappresentano secondo la Banca Centrale il più grande fattore di rischio per le banche ceche, che per il resto vengono valutate come stabili e in grado di resistere agli shock. L’istituto centrale teme tuttavia una bolla sul mercato immobiliare gonfiata dal rialzo dei prezzi e dalla concessione troppo facile dei mutui. Solo lo scorso anno, secondo le rilevazioni della Banca Centrale, i prezzi delle abitazioni sono aumentati de 17%. «Crescendo i prezzi degli immobili a un ritmo più veloce dei redditi delle famiglie, i debitori diventano più fragili», sottolinea il governatore Jiří Rusnok.
I nuovi requisiti, che entreranno in vigore dal primo ottobre 2018, porteranno quindi al contenimento del settore. Secondo le stime delle banche, con le nuove regole in vigore fino a un terzo dei richiedenti non potrà accedere al credito per l’acquisto di una casa. Le banche non dovrebbero erogare mutui il cui valore supera il nono multiplo del reddito annuo del richiedente. Inoltre la rata del mutuo non dovrebbe incidere per più del 45% del reddito disponibile. Le banche potranno derogare dai requisiti solo nel 5% dei mutui concessi. «In un periodo di crescita economica la parte dei crediti in sofferenza è solitamente molto bassa – ha detto il governatore della Banca Centrale Rusnok –, ma noi dobbiamo essere previdenti e perciò ci interessa in che modo verranno rimborsati i mutui quando passerà il periodo buono».
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