La Banca Nazionale Ceca ha deciso giovedì 26 novembre di non rendere più severe le condizioni di erogazione dei nuovi mutui a scopo abitativo. L’istituto non ha quindi reintrodotto alcuni parametri che aveva cancellato in primavera. Si trattava, ad esempio, del rapporto tra il debito e il reddito netto o del rapporto tra l’ammontare della rata e il valore del reddito disponibile per mese.
Quest’anno il mercato dei mutui a scopo abitativo sta superando ogni aspettativa in Repubblica Ceca. Nei primi dieci mesi le banche hanno erogato mutui per quasi 200 miliardi di corone, ben 11 miliardi di corone in più rispetto al record del 2017. Secondo i segnali che arrivano dalle banche l’interesse non sta diminuendo neppure a novembre. “Siamo stati sorpresi dall’andamento del mercato negli ultimi mesi – ha ammesso il governatore Jiří Rusnok – In questo periodo di crisi ci aspettavamo che la maggior parte dei mercati, compreso quelli dei mutui, fosse in calo”.
Grazie alla resilienza e alla prudenza delle banche ceche, il board ha deciso di non reintrodurre per ora i parametri cancellati in primavera. Unico limite rimasto in vigore è quello secondo il quale il mutuo dovrebbe coprire al massimo il 90 percento del valore dell’immobile. Ma la Banca Nazionale segue da vicino l’evolversi del mercato dei mutui abitativi, che considera fonte di potenziali rischi. “Alcuni player sul mercato dei mutui hanno accettato soprattutto nel secondo trimestre del 2020 un grado di rischio maggiore rispetto a quello consigliato” ha detto il governatore Rusnok sottolineando che questi istituti saranno sottoposti a una sorveglianza rafforzata da parte della Banca Nazionale.
Fonte: cnb.cz
Fonte fotografia: cnb.cz
