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12.07.2017

La CEDU conferma la sentenza sui risarcimenti per i proprietari degli immobili cechi

La questione dei risarcimenti da elargire ai proprietari degli immobili, penalizzati dal sistema degli affitti calmierati, in vigore fino al 2013 nelle grandi città, sembra essere giunto al capolinea. La Grande Camera della Corte Europea per i Diritti Umani (CEDU) ha confermato, lunedì 3 luglio, il verdetto emesso dalla stessa Corte l’11 febbraio 2017.

La controversia riguardava il metodo di calcolo per il risarcimento dei proprietari degli immobili. Secondo l'Associazione dei Proprietari, molto attiva nelle battaglie legali su questo tema, il sistema di calcolo degli indennizzi adottato dai tribunali cechi era “scandalosamente basso”. L'Associazione ritiene che «il sistema (dei tribunali cechi, ndr) stabiliva un risarcimento equivalente solo al cinque percento, o anche meno, del danno reale subito; somma che spesso non era nemmeno sufficiente a coprire i costi legali sostenuti». Il tribunale di Strasburgo ha invece stabilito che il risarcimento va calcolato tenendo conto del differenziale tra il prezzo degli affitti calmierati e quello di mercato in vigore all'epoca.

La sentenza dovrà ora essere applicata presso i tribunali cechi. «Adesso sarà molto interessante osservare in che modo la sentenza della CEDU verrà applicata nella prassi dai tribunali cechi», sottolinea l'Associazione, esprimendo il timore che questi ultimi ignorino la sentenza europea. Non è la prima volta che la questione del sistema degli affitti calmierati viene sollevata. Già nel 2014, infatti, la CEDU, aveva emesso una sentenza chiave, nella quale riconosceva la violazione dei diritti di proprietà attuata dal sistema degli affitti calmierati in Repubblica Ceca.

Fonte: www.osmd.cz

Fonte fotografia: CEDU

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