La Repubblica Ceca ha ridotto negli ultimi anni in maniera significativa il gap sul pagamento dell’imposta sul valore aggiunto. Lo indica l’Amministrazione delle Imposte citando i dati della Commissione Europea.
In meno di dieci anni il gap sul pagamento dell’IVA si è ridotto dal 20% del 2013 al 7% del 2021. La Commissione inoltre prevede un ulteriore calo nel 2022 al cinque percento. Solo tra il 2020 e il 2021 il gap è diminuito di cinque punti percentuali. Tale andamento è in parte spiegabile con la pandemia di Covid-19. Secondo la direttrice dell’Amministrazione delle Imposte ceca, Simona Hornochová, hanno contribuito al trend positivo per le casse statali anche nuove misure, come i report di controllo, che dal 2016 devono compilare i pagatori dell’IVA.
La Commissione Europea misura ogni anno il gap dell’IVA. Si tratta della differenza tra il gettito effettivamente riscosso da uno Stato e dal gettito che si sarebbe potuto riscuotere senza fenomeni di evasione, elusione e ottimizzazione fiscale.
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