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05.12.2019

Le imprese ceche continuano a tutelarsi contro i rischi legati al cambio

Le oscillazioni legate al corso valutario sono tra i principali fattori di rischio per le imprese esportatrici. A esse si rivolgono i servizi della società SAB Finance, socio Camic. Ne abbiamo parlato con Radomír Lapčík, titolare della società e fondatore di Trinity Bank.

Il volume di valute intermediate da SAB Finance è stato nel 2018 di 290 miliardi di corone. Quali sono i principali servizi offerti?

«Ai nostri clienti offriamo un sistema di pagamento globale di qualità. Il servizio principale è il cambio valutario con tassi spot, di cui siamo leader in Repubblica Ceca. Data l'alta volatilità dell'economia globale, i clienti richiedono sempre di più anche cambi con tasso forward, che rappresenta un tasso di cambio per l'acquisto e la vendita di una certa valuta concordato anche con un anno di anticipo. Il principale motivo dell'interesse consiste nel fatto che le imprese vogliono evitare le influenze di eventuali oscillazioni valutarie sui loro bilanci e sulla loro liquidità».

Molte imprese erano interessate ai servizi di garanzia nel cambio prima della fine del vincolo valutario della Banca Nazionale Ceca. L'interesse delle imprese esportatrici per questo genere di prodotto è ancora vivo? Oppure la stabilità della corona ceca è tale che le imprese non temono più gli eventuali sbalzi?

«Purtroppo stiamo vivendo in un periodo di potenziale alta volatilità causata da una serie di fattori poco prevedibili, come le "guerre commerciali". Per garantire la stabilità economica è pertanto opportuno tutelarsi contro gli eventuali sbalzi del cambio. L'interesse delle aziende pertanto cresce. Con questa tutela, le imprese possono concentrarsi sui loro affari lasciando il rischio di eventuali cambiamenti del corso al loro partner di fiducia. Attualmente il cambio è su valori piuttosto bassi e quindi la tutela conviene soprattutto agli importatori».

Molte imprese industriali ed esportatrici invocano l'introduzione dell'Euro proprio per evitare i rischi legati al cambio.  Dal vostro punto di vista, l'introduzione dell'Euro è un passo nella giusta direzione? E gli eventuali benefit saranno superiori ai costi legati all'adozione?

«Finché non verranno risolti i problemi di base dell'eurozona, è sicuramente non opportuno adottare l'euro. Adottando la moneta europea, la Repubblica Ceca potrebbe essere trascinata in eventi su cui non avrebbe nessun controllo. Allo stesso tempo dovremmo essere responsabili per un ammontare significativo di debiti, che non abbiamo mai contribuito a creare. Non è neppure chiaro se l'Euro porti benefici all'economia o meno. Nell'eurozona ci sono stati momenti in cui la moneta comune ha portato benefici, ma anche grossi dubbi in altrettanti momenti. In Repubblica Ceca, i clienti più esperti si tutelano contro rischi legati al cambio valutario minimalizzando le ricadute delle potenziali oscillazioni sul loro business. Sebbene i rischi legati al corso siano per le imprese una grande sfida, non diventano un fardello rilevante, se gestiti nella giusta maniera».

Molte imprese attive in Repubblica Ceca cercano sbocchi anche sui mercati extraeuropei. Offrite a queste società dei servizi particolari per valute meno comuni?

«Grazie alla nostra posizione di leadership sul mercato ceco e con la nostra forza finanziaria possiamo offrire ai nostri clienti, nell'ambito di rapporti commerciali con società della regione, soluzioni uniche basate sulla combinazione delle principali valute e un efficiente sistema di pagamenti verso il resto del mondo. Collaboriamo con le principali banche del sistema Forex e con altri giganti del settore finanziario. Nelle relazioni con i clienti cerchiamo di stabilire un approccio personale cercando di trovare la soluzione migliore per ogni esigenza».

Fonte: Camic

Fonte fotografica: SAB Finance

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