Le forniture dovrebbero riprendere nell’arco di alcuni giorni, ha comunicato la società statale Mero.
A inizio agosto sono cessate le forniture tramite il tratto sud dell’oleodotto russo Družba. Il problema sarebbe sorto secondo la società russa Transneft in Ucraina. Il gestore ucraino non avrebbe accettato il pagamento del pedaggio per il mese di agosto interrompendo il flusso della Russia e lasciando a secco Slovacchia, Ungheria e in parte la Repubblica Ceca, che copre con l’oleodotto russo circa la metà delle sue importazioni petrolifere. L’altra metà è garantita dall’oleodotto transalpino TAL, che viene alimentato dal petrolio in arrivo nel porto di Trieste.
La raffineria di Litvínov continuerà a produrre i carburanti utilizzando le sue riserve interne. “L’attivazione degli stoccaggi di emergenza dello stato non è al momento all’ordine del giorno” ha indicato la Mero. Lo stato ha riserve sufficienti per coprire 90 giorni di consumi ordinari. La Repubblica Ceca inoltre importa una quota significativa di carburanti dalla slovacca Slovnaft, che pure è costretta a utilizzare i suoi stoccaggi. Le autorità slovacche avevano comunicato che hanno accumulato riserve di petrolio sufficienti a coprire 120 giorni di consumo ordinario.
Fonte fotografia: Mero
